farfalla
s. f. [etimo incerto: forse voce fonosimbolica]. – 1. a. Insetto dell’ordine dei lepidotteri, caratterizzato da quattro ali membranose coperte di squame, variamente colorate: f. diurne, crepuscolari, notturne, secondo la parte del giorno in cui sono attive; correre dietro alle f., per prenderle, per lo più servendosi di apposita reticella (in senso fig., perdere tempo in quisquilie); prendere le f. nella rete; girare come la f. intorno al lume, girare con leggerezza intorno al pericolo. b. Stadio adulto dei lepidotteri successivo alla crisalide: le f. dei bachi da seta; fig., di o da bruco è diventato f., ha mutato condizione in meglio; noi siam vermi Nati a formar l’angelica f. (Dante). 2. Usi fig.: a. Persona volubile; donna leggera, che passa facilmente da un amore all’altro. b. Al plur., sorta di pasta piccola da minestra, in forma di fiocchetti. c. Nodo a f., nodo a quattro capi, con due code e due cocche, simili alle ali delle farfalle; cravatta a f. (fr. à papillon), o assol. farfalla, la cravatta annodata a fiocco. d. Valvola a f., valvola costituita da un disco, girevole intorno a un diametro, posto all’interno di un condotto cilindrico, usata nei carburatori, nel tubo di scarico dei fumi delle stufe, ecc. e. Nuoto a farfalla, stile di nuoto nel quale il corpo avanza spinto dalle gambe: mentre il busto si alza per precipitare in avanti, le braccia escono dall’acqua contemporaneamente per affondare davanti alla testa e continuare il movimento di spinta sotto il petto. f. Navigare a farfalla, con riferimento a un’imbarcazione a vela che proceda con vento in poppa, aprire le vele in modo che la randa si dispieghi su un lato e il fiocco sul lato opposto, così che questo possa prendere il vento non coperto dalla randa. g. In radiotecnica, circuito a f., o assol. farfalla, circuito oscillante per microonde, così chiamato perché costituito da due statori e da un rotore a forma di farfalla. h. Ago a f., nella strumentazione medico-chirurgica, ago monouso di metallo, più corto di quelli normalmente impiegati per iniezioni endomuscolari (provvisto di due alette laterali di plastica per consentirne la fissazione e la stabilizzazione alla cute con un cerotto), collegato con un tubicino flessibile di lunghezza variabile, usualmente adoperato per anestesie endovenose, per fleboclisi e per prelievi. È spesso indicato con la denominazione ingl. butterfly. i. In fisica e nella teoria dei sistemi complessi (v. sistema, n. 1 b), effetto f., denominazione metaforica corrente della proprietà, presentata dai sistemi soggetti a caos deterministico (v. caos, n. 3), di rispondere in modo abnorme e imprevedibile a una piccola alterazione delle condizioni iniziali: la locuz. deriva dall’asserzione che il battito d’ali di una farfalla in India può essere la causa di un uragano nel Mar dei Caraibi, asserzione con la quale si esprime in forma paradossale il carattere caotico del sistema atmosferico e la conseguente impossibilità di principio di effettuare previsioni meteorologiche attendibili oltre una certa data. 3. Farfalla del miele: insetto lepidottero della famiglia piralidi (Galleria mellonella), che allo stato larvale invade e distrugge gli alveari. 4. Farfalle di mare: nome generico di quei molluschi pteropodi in cui la parte laterale del piede è prolungata a formare due appendici aliformi, molto sviluppate, che funzionano da organo locomotore. 5. Pesce farfalla: nome di varî pesci dei mari tropicali appartenenti alla famiglia dei chetodontidi, dai colori molto vivaci. ◆ Dim. farfallina (anche fig., donna o ragazza volubile), farfallino m. (in senso proprio, il maschio delle farfalle del baco da seta, e la tignola del grano; in senso fig., persona vana, leggera), farfallétta; vezz. o spreg. farfallùccia; accr. farfallóne m. (grossa farfalla, e in questo senso anche il femm. farfallóna; in senso fig., dongiovanni, e anche sfarfallone, sproposito). TAV.