fantoccio
fantòccio s. m. (f. -a, raro) [der. di fante2, nel sign. ant. di «bambino»]. – 1. Burattino, e in genere ogni figura umana, piccola o grande, ma sempre piuttosto goffa, fatta di legno o di cencio o d’altro, che (secondo la grandezza e le forme) può servire ai bambini per divertirsi, alle fattucchiere per fare incantesimi, ai contadini come spaventapasseri, nel tiro a segno come bersaglio, nella fisica sanitaria come simulatore del corpo umano per studiare l’effetto di radiazioni, ecc. 2. fig. Uomo senza volontà, che si lascia guidare dagli altri. Con funzione appositiva, governo f., governo nominale, che è in realtà uno strumento nelle mani di altri (e soprattutto nelle mani di un paese occupante); in partic., durante la seconda guerra mondiale, furono chiamati governi fantoccio (ingl. puppet governments) dagli Alleati angloamericani i governi manovrati dalla Germania. ◆ Dim. fantoccino; accr. fantoccióne.