fanatico
fanàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. fanatĭcus «ispirato», der. di fanum «tempio»] (pl. m. -ci). – 1. Di persona mossa da fanatismo religioso, invasata da grande entusiasmo per la propria fede e intollerante d’ogni altra religione: un credente f.; un cristiano, un musulmano fanatico. 2. Per estens., di chi è mosso da passione forte ed esclusiva, da entusiasmo per un’idea, per un partito, o anche semplicemente da simpatia eccessiva verso una determinata persona o da eccessivo zelo nell’esercizio di un’attività: essere f. per la musica, per il ballo, per lo sci; ragazze f. di un attore cinematografico, di un cantante; codino, settario fanatico. Anche di ciò che rivela fanatismo: entusiasmo f.; fede fanatica. A Roma la parola è usata con senso più generico, attribuita a chiunque nelle sue manifestazioni o nelle sue mansioni si mostri eccessivamente zelante, smanioso, o dia comunque prova di esagerazione in tutto ciò che fa, e anche persona boriosa, che ama mettersi in mostra: quant’è f. il tuo amico!; dài, non fare la fanatica! ◆ Accr. fanaticóne (f. -a). ◆ Avv. fanaticaménte, con fanatismo, con eccessivo zelo: aderire fanaticamente a un’idea, a un movimento; eseguire fanaticamente gli ordini.