falcidia
falcìdia s. f. [dal lat. falcidia (v. oltre)]. – 1. Nel diritto romano, la quarta parte dell’asse ereditario (propr. quarta falcidia), garantita come minimo agli eredi dalla lex Falcidia (dalla legge cioè presentata nel 40 a. C. dal tribuno Publio Falcidio), quali che fossero i legati disposti dal testamento; nel medioevo il termine indicò poi genericamente la porzione legittima. 2. fig. Tara, detrazione, defalco (con accostamento popolare al verbo falciare): quando ci pare che alcuno abbia troppo largheggiato di parole, e detto assai più di quello che è, solemo dire: bisogna ... far la falcidia (Varchi). Più genericamente, forte riduzione nel numero o nella quantità: i suoi capitali hanno subìto una vera falcidia; anche col valore di strage, in senso proprio e fig.: una f. di nemici; una f. di candidati agli esami.