fagiolo
fagiòlo (letter. fagiuòlo) s. m. [lat. phaseŏlus, variante di phasēlus, gr. ϕάσηλος]. – 1. a. Nome di varie piante leguminose papiglionacee, appartenenti quasi tutte al genere Phaseolus, di cui alcune specie hanno alto valore alimentare: il f. comune (lat. scient. Phaseolus vulgaris), erba annua con fusto volubile o eretto e cespuglioso, foglie ovate, fiori in grappoli ascellari giallastri, verdastri, purpurei o violetti, e legumi lunghi da 10 a 20 cm, contenenti ciascuno da 2 a 9 semi; il f. americano o fagiolone (Ph. coccineus), il f. caracalla (Ph. caracalla), coltivato anche nei giardini, il f. verde o peloso (Ph. mungo), dell’Asia tropicale ma coltivato anche in Italia, ecc. Al genere vigna appartengono invece il f. asparagio o f. dall’occhio o fagiolina, dell’America Merid., coltivato anche in Italia, con legumi cilindrici che si mangiano immaturi come i fagioletti, e i cui semi hanno l’ilo circondato da un alone nero; e il f. dall’occhio (o con l’occhio) nero, dell’Africa e Asia tropicali, coltivato anche in Italia per i semi ovali, bianchi o rosei, provvisti di una macchietta circolare nera attorno all’ilo, che si consumano secchi. b. Nel linguaggio com., e per lo più al plur., i baccelli di tali piante, soprattutto quelli commestibili (più comunem. indicati con il dim. fagiolini, fagioletti), che si mangiano cotti allo stato verde, e i semi, che si cucinano secchi o freschi: f. bianchi, brizzolati; f. capponi, galletti; f. della regina o di Spagna (v. fagiolone); f. verdi, secchi; f. sgranati, da sgranare; e con riferimento al modo della cottura e del condimento: f. lessi, all’olio, in insalata, all’uccelletto, in stufato, in umido, con le cotiche, al fiasco, ecc. c. Locuzioni fam.: sa distinguere il f. dal cece, di persona che sa il fatto suo; capitare a fagiolo, arrivare al momento giusto; non andare o andare poco a fagiolo, non andare a genio; I0 vo con chi mi garba per la via, E pianto chi mi va poco a f. (Pananti). 2. Per somiglianza di forma: a. La bacinella reniforme dell’armamentario medico-chirurgico. b. Al plur., pop., i testicoli dei galletti. c. A fagiolo, locuz. aggettivale riferita a mobili o mobiletti la cui curvatura ripeta la linea di un fagiolo: divano, tavolino, toletta a fagiolo. 3. fig. gerg. Studente del secondo anno d’università (dalle formule dei «papiri»: phoetentissimae matriculae, flatulentes phaseoli, nobilissimi antiani, divinissimi laureandi). 4. In funzione di agg., in veterinaria, si dice del cavallo che presenta una anomalia nella dentatura: lo stesso che beffo. 5. F. indiano, uno dei nomi con cui è noto il suffrutice rampicante Abrus precatorius (v. abro). ◆ Dim. fagiolétto, fagiolino (v.); accr. fagiolóne, grosso fagiolo (per un’accezione partic., v. fagiolone); pegg. fagiolàccio.