facsimile
facsìmile s. m. [comp. del lat. fac (imperat. di facĕre «fare») e simĭle «cosa simile»]. – 1. Copia esatta di scritto, stampato, disegno, oggetto, ottenuta mediante riproduzione fotografica o con altre tecniche: il f. d’un manoscritto, d’un documento, d’una firma; il volume contiene due tavole fuori testo e dieci facsimili. Fig., di cosa o persona tanto simile a un’altra da poter essere scambiata con questa. 2. Per estens., sistema di trasmissione di informazioni non codificate consistente in una rete di terminali collegati tra loro (mediante linee telefoniche o telegrafiche, oppure per mezzo di onde radio), ciascuno dei quali può inviare e ricevere documenti di qualsiasi genere (scritti, disegni, stampati, ecc.) per mezzo di un apparato di lettura elettronica dell’immagine e di un analogo apparato di riproduzione su carta; anche, denominazione internazionale del servizio stesso offerto dalle compagnie telefoniche di diversi paesi. A partire dalla metà degli anni ’80 del Novecento si è diffuso un tipo di facsimile, chiamato telefax (v.), che permette di effettuare la trasmissione delle immagini più rapidamente.