facilita
facilità s. f. [dal lat. facilĭtas -atis]. – 1. Qualità di ciò che è facile: f. di un lavoro, di un problema. Più spesso indica capacità oppure attitudine a fare una cosa senza stento o sforzo, soprattutto nella locuz. avere f. di ..., per dire che una cosa riesce facile, che non costa fatica; avere f. d’intendere, di orientarsi, di socializzare; ha grande f. di parola (detto di scrittore, oratore o anche d’altre persone in genere); avere f. di mano (di pittore o scrittore); anche con la prep. a: avere f. ad apprendere. Con altro senso, avere f. a ..., esser corrivo, essere molto o troppo pronto a fare qualcosa: ha f. a concedere, ad arrabbiarsi, ecc. Molto com. la locuz. con f., facilmente: capisce con f.; si distrae con f.; oggetti che si trovano con f. sul mercato. Nell’uso ant., riferito a persona, docilità, mansuetudine, adattabilità, o affabilità: gli onestissimi costumi, l’umanità, f., civilità rendono le famiglie amplissime e felicissime (L. B. Alberti). 2. Con riferimento alla creazione letteraria e artistica, prontezza, rapidità di concezione e di esecuzione che conferiscono all’opera immediatezza e freschezza, a scapito talvolta dell’approfondimento del concetto e dell’espressione (e in questo caso la parola contiene un giudizio limitativo).