facies
〈fàčes〉 s. f., lat. scient. [dal lat. class. facies «aspetto, faccia»]. – Termine usato nel linguaggio scient. per indicare speciali aspetti di persone, animali o fenomeni fisici. In partic.: 1. In semeiotica medica, aspetto fisionomico caratteristico di certe malattie o sindromi morbose, particolarmente visibile nel volto: f. hippocratica, f. tetanica, f. adenoidea, ecc.; in questo sign., si alterna con la forma ital. faccia. 2. In zoologia, l’aspetto generale di un individuo, di un gruppo o di una popolazione, o anche l’insieme dei caratteri più appariscenti di una comunità ecologica. 3. In botanica, l’aspetto particolare di una comunità vegetale (fitocenosi) in un determinato luogo; può variare a seconda della diversa illuminazione, della diversa umidità del suolo o di piccole differenze nella costituzione floristica. 4. In petrografia, particolare aspetto di una roccia o di una formazione sedimentaria, risultante dall’insieme dei suoi caratteri tipici (struttura, presenza e natura di fossili, ecc.) che ne riflettono la diversa genesi; così, si ha una f. continentale, lacustre, marina, fluviale, lagunare, secondo che la roccia o il sedimento abbiano origine da depositi in terra ferma o nelle acque di laghi, mari, fiumi, lagune. 5. Con uso estens. e fig., f. culturale, l’insieme dei caratteri tipici di una civiltà in un determinato momento del suo sviluppo.