explicit
〈èkspličit〉 v. lat. [«finisce»; forma tarda d’indicativo del v. explicare, rifatta sulle forme explicui, explicĭtum del perfetto e del supino, per influenza di incipit, a cui nel linguaggio bibliografico si contrappone direttamente; secondo altre interpretazioni, sarebbe invece un’abbrev. di explicitus (est), cioè «(il libro) è stato tutto svolto», intendendosi in ogni caso per libro l’antico rotolo di papiro], usato in ital. come s. m. – Nei codici medievali, parola iniziale della formula che si poneva di solito a termine di un’opera o di parte di opera, con indicazioni più o meno precise del titolo o del nome dell’autore: explicit (anche explicit feliciter) liber ... Nell’uso filologico e bibliografico odierno, la parola introduce invece e indica la citazione delle parole finali di un testo o dei singoli testi contenuti in un codice o in una stampa antica: l’elenco degli incipit e degli explicit del Canzoniere Escorialense, del Canzoniere Chigiano L. VIII. 305.