euroribelle
s. m. e f. Chi si ribella o manifesta forti perplessità nei confronti del processo di integrazione europea o dei meccanismi individuati per perseguirlo. ◆ Ma [Jens-Peter] Bonde punta soprattutto sul consenso tra i Paesi che hanno chiesto di aderire. Cita il ceco Jan Zahyradil. Aggiunge deputati slovacchi e maltesi. Con la sua camicia blu, alle ore 15, l’euroribelle danese entra nella sala dove si apprestano a parlare [José-María] Aznar, [Pat] Cox, [Romano] Prodi e [Valéry] Giscard [d’Estaing], i suoi «nemici». (Claudio Lindner, Corriere della sera, 1° marzo 2002, p. 10, Esteri) • [tit.] Bluff e trattative per blandire gli euroribelli e vincere la posta / Le resistenze di Spagna e Polonia al nuovo Trattato europeo. Le ipotesi di compromesso, la strategia italiana / In gioco c’è il rango dei paesi (Foglio, 12 dicembre 2003, p. 1, Prima pagina).
Adattato dall’ingl. eurorebel.
Già attestato nella Repubblica del 14 maggio 1992, p. 8, Politica estera (Paolo Patruno), nella variante grafica euro-ribelle.