Europanto
s. m. inv. Lingua ibrida ottenuta dall’incrocio di elementi delle diverse lingue europee. ◆ Che cosa può fare, cioè, Diego Marani, traduttore principale e revisore presso il Consiglio dei ministri dell’Unione Europea a Bruxelles, che pratica ogni giorno quella ginnastica multilingue? Può giusto inventare una lingua che, mischiando le parlate d’Europa, rifletta i dialoghi poliglotti dei traduttori comunitari: e chiamarla «Europanto». Marani, 43 anni, ferrarese, l'ha usata per tenere rubriche di successo sul quotidiano belga Le Soir illustré e su quello svizzero Le Temps, oltre che per un libro di racconti uscito in Francia, «Les adventures des Inspector Cabillot». Il traduttore considera il suo ibrido poco più di un gioco provocatorio, (Cesare Medail, Corriere della sera, 17 marzo 2002, p. 29) • Il dibattito sull’esperanto è sempre aperto: si va da chi è possibilista con alcune riserve, come lo storico della lingua Tullio De Mauro, a chi è più scettico e lo vede come un sogno ormai tramontato, come lo scrittore Diego Marani, capo del servizo linguistico dell’Eu a Bruxelles, scrittore finalista al Campiello e che ha appena pubblicato «Come ho imparato le lingue» (Bompiani), oltre a essere l’inventore di un’altra lingua artificiale, l’Europanto. (Paolo Petroni, Corriere della sera, 31 dicembre 2005, p. 15, Cronache) • [tit.] Nuove lingue / Ora c’è anche l’«Europanto» [testo] […] Tra il «franglais» (francese-inglese), il «japlish» (nippo-inglese), lo «spaninglish» (spagnolo-inglese) e via elencando, è un vero casino multi-inquietante. Nel frattempo, per facilitare le cose, è diventato ormai una lingua ufficiale l’Europanto, inventato dallo scrittore Diego Marani: è facile, lo si può improvvisare al momento ed è estremamente creativo: «Do you habe verstehen esto mio discorso un peu complicated?». (Marina Gersony, Giornale, 27 febbraio 2006, p. 50, Milano Cronaca).
Composto dall’agg. europ(eo) aggiunto al s. m. (esper)anto.
Già attestato nella Stampa del 19 giugno 1997, Tuttolibri, p. 8 (Stefano Bartezzaghi).