euromandato
(euro-mandato), s. m. Mandato di cattura che ha valore in tutto il territorio dell’Unione europea. ◆ Il ministro dell’Economia [Giulio Tremonti] ha difeso il suo diritto di prendere posizione su una questione come l’euromandato: «Sono un parlamentare italiano e sono professore di diritto. Penso che vada costruito un sistema giuridico europeo di stampo federale, ma i sistemi giuridici federali vedono una coincidenza fra reati e tribunali: per i reati locali vi sono corti locali, per quelli federali vi sono corti federali. Invece nel caso che stiamo discutendo notavo una relativa asimmetria fra reati federali e corti locali». (Mino Vignolo, Corriere della sera, 11 dicembre 2001, p. 12, Politica) • Nato per coordinare e semplificare la procedura della consegna di persone sottoposte a ordinanza di custodia cautelare in carcere per esecuzione pena o gli ordini di carcerazione emessi in ambito europeo, l’«euromandato» è lo strumento che sostanzialmente ingloba il provvedimento di estradizione, ed è lo strumento che ha consentito alla corte d’appello di Chambery di far arrestare il ciclista Raimondas Rumsas con una procedura semplice e diretta. (Messaggero, 30 giugno 2005, p. 12, Cronache) • [tit.] Euro-mandato sullo scambio di prove / Raggiunto l’accordo sulla decisione quadro che rafforza la cooperazione giudiziaria (Sole 24 Ore, 2 giugno 2006, p. 23, Norme e Tributi).
Composto dal confisso euro-2 aggiunto al s. m. mandato.
V. anche euroarresto, mandato d'arresto Ue, mandato di cattura europeo.