euroburocratico
agg. Relativo alla burocrazia dell’Unione europea. ◆ La Commissione Ue di Romano Prodi ha già fatto sapere che i regolamenti per seguire gli Ogm dalla nascita alla confezione per la vendita saranno pronti entro il 2001, come le norme sulla responsabilità civile dei produttori per i danni all’ambiente: ha urgenza di segnare alcuni punti di chiarezza, in epoca di terrori da mucca pazza e di pingpong infiniti sull’uso della scienza e delle biotecnologie. Chi però se ne intende di iter euroburocratici, conteggia che ci potrebbe volere un anno, forse di più per risolvere le «procedure di conciliazione». (Marco Marozzi, Repubblica, 13 febbraio 2001, p. 8, Esteri) • E intanto i consorzi di tutela è bene che si preparino a registrare i nomi dei loro vini come marchi protetti da un copyright internazionale. Passiamo dalle assurdità euroburocratiche ad un piccolo ma significativo premio, giunto alla quinta edizione, che ogni anno la condotta Slow Food di Gavi, ispirata da Maurizio Fava, assegna a chi si è dato da fare per tutelare prodotti e territori. (Sergio Miravalle, Stampa, 26 febbraio 2004, Cuneo, p. 49) • Dai tempi del caso Buttiglione, che si ripete in forma meno grave con la parte della mozione antiomofoba approvata ieri l’altro a Strasburgo in cui si cerca di coinvolgere la chiesa nell’accusa di omofobia (per il resto la mozione va benone), si è visto che l’Europa politica, per come si esprime nelle sue classi dirigenti euroburocratiche del Parlamento europeo, tribuna laicista quant’altre mai, vuole stangare la presunta omofobia della chiesa e, anche se non lo sappia, esprime in questo la stessa cultura anticattolica delle campagne sull’omofilia della chiesa. (Foglio, 28 aprile 2007, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. m. euroburocrate con l’aggiunta del suffisso -ico.
Già attestato nel Corriere della sera del 29 dicembre 1994, p. 6, In primo piano, nella variante grafica euro burocratico.