etnotipo
s. m. Tipo caratteristico di un determinato ambiente sociale e geografico. ◆ più della metà degli artisti della Scuola di Parigi erano mediterranei. […] Costoro non avevano nemmeno bisogno di ispirarsi all’Arte negra. In realtà bastava loro seguire il proprio temperamento: e cioè ascoltare il proprio cuore. Gli studiosi di caratteriologia infatti, classificano nello stesso etnotipo, quello dei fluttuanti, tutti gli africani e i latino-americani, ma anche tutti i mediterranei e i giapponesi, includendo questi ultimi in quella tipologia poiché realizzano la simbiosi biologica e culturale più avanzata tra Neri, Bianchi e Gialli. (Dario Fertilio, Corriere della sera, 7 gennaio 1998, p. 25) • D’altronde la caricatura che ne fanno [di Francesco Totti] non offre modelli nella realtà. Il romano bullo e bonario, gradasso arricchito non esiste più. È un «etnotipo» rimasto nella memoria dei cabarettisti. Oggi i giovani romani o sono normali piccolo borghesi o sono cattivi. Lo stesso dialetto è ormai una cadenza. (Vincenzo Cerami, Stampa, 3 giugno 2002, p. 1, Prima pagina).
Composto dal confisso etno- aggiunto al s. m. tipo.