essudato
s. m. [part. pass. di essudare]. – 1. In senso ampio, materiale che è filtrato attraverso le pareti di cellule viventi e si accumula in tessuti adiacenti (per es. le gomme e le resine, nei vegetali). 2. In patologia, il prodotto dell’essudazione, ossia quel materiale costituito essenzialmente di una parte liquida derivante dal plasma sanguigno, e di una parte corpuscolata rappresentata da globuli bianchi, emazie, ecc., che nel corso dei processi infiammatorî fuoriesce dai capillari e si raccoglie negli interstizî dei tessuti alterati, o alla loro superficie, o nelle cavità sierose (pleure, pericardio, peritoneo, ecc.); in base alla composizione può essere sieroso, fibrinoso, catarrale, purulento, ecc.