esponente
esponènte s. m. [part. pres. di esporre]. – 1. (anche f.) a. Chi espone, e in partic. chi, in un’istanza, espone le ragioni proprie o altrui: l’e. dichiara false le dichiarazioni dell’avversario. b. Chi rappresenta un gruppo di persone, un movimento di idee e sim.: gli e. (o, in funzione predicativa, essere, farsi esponente) di un partito, di un movimento politico o religioso o di idee, di una dottrina, di una cricca, di una corrente intellettuale o artistica. Anche con riferimento a organi o istituzioni (in tal caso solo masch.): «l’Avanti!» è l’e. della classe proletaria che ha raggiunto una maturità ideologica e storica (Gramsci). 2. In un dizionario e in opere simili, il lemma, la voce che viene spiegata o sviluppata in ciascun articolo, e che di norma viene stampata all’inizio dell’articolo stesso, messa in rilievo con carattere tipografico speciale: un dizionario ricco di oltre 200.000 e.; sottolineare l’e.; gli e. vanno stampati in neretto. 3. In matematica, numero che viene scritto o stampato, di solito in corpo minore, in alto a destra rispetto al numero indicante la base della potenza (per es., 53, dove 5 è la base e 3 l’esponente), e che indica il numero dei fattori, uguali tra loro, il cui prodotto esprime il valore della potenza. Per analogia, anche fuori dello stretto uso matematico, si dice che una lettera, un simbolo o un gruppo di simboli è posto a esponente (anche, ma meno proprio, in esponente) quando è scritto o stampato in alto a destra di una lettera o di un numero (per es., la x in ax, oppure sen x in 5senx); ma anche le letterine finali di grafie abbreviate, come 1°, 3a, sig.na, chiar.mo, e sim.; quindi, esponente è anche, in tipografia e nella videoscrittura, il carattere o font corrispondente a tali lettere o numeri. 4. Nel linguaggio tecn., con opportune specificazioni, assume varî sign.; per es., in chimica, e. di idrogeno, e. di acidità, lo stesso che pH, cioè il valore dell’acidità di una soluzione; nelle navi mercantili, e. di carico, la differenza tra il dislocamento a pieno carico e quello a nave scarica, corrispondente alla portata lorda.