esoterico
eṡotèrico agg. [dal lat. tardo esoterĭcus, gr. ἐσωτερικός, der. di ἔσω «dentro»] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio filos., detto dell’insegnamento riservato dagli antichi filosofi greci e spec. da Aristotele ai soli discepoli (contrapp. a exoterico o essoterico); libri e. (o acroamatici), i libri aristotelici di argomento più strettamente scientifico scritti per i discepoli, i soli pervenuti sino a noi; come s. m., gli e., i discepoli stessi. Analogam., nei misteri antichi, riti e., quelli riservati ai soli iniziati e la cui conoscenza non era comunicata ai profani; in teosofia, cristianesimo e., il cristianesimo degli iniziati, in contrasto con quello essoterico delle Chiese. Per estens., detto di ciò che può essere inteso solo dai più preparati, dagli iniziati, e quindi misterioso, celato ai più: significati e.; linguaggio e.; poesia, critica e. (cfr. ermetico). ◆ Avv. eṡotericaménte, in modo esoterico: riti che si svolgono esotericamente.