esorcizzare
eṡorciżżare v. tr. [dal lat. tardo exorcizare, gr. ἐξορκίζω «scongiurare» (in origine la divinità, poi il diavolo), der. di ὅρκος «giuramento»]. – Fare esorcismi; si può riferire sia allo spirito del male che si vuole scongiurare (e. il demonio), sia alla persona, o anche al luogo, all’oggetto, che si vuol liberare dall’ossessione (e. gli indemoniati, e. una casa). Con uso estens. e fig., scongiurare, cercare di allontanare o di tenere lontano: e. un pericolo, la paura; prendere provvedimenti per e. il rischio della carestia; gli animi ascetici non hanno torto di e. poesia, pittura e ogni sorta di bellezza, tentazioni del diavolo (B. Croce). ◆ Part. pres. eṡorciżżante, anche come agg. e sost.: il sacerdote, il chierico esorcizzante; le preghiere recitate dall’esorcizzante.