esecutore
eṡecutóre s. m. [dal lat. exsecutor -oris, der. di exsĕqui «eseguire»]. – 1. (f. -trice) Chi esegue: e. degli ordini, delle leggi; l’e. materiale di un delitto (in contrapp. al mandante e all’ideatore); io non sono altro che un e. delle disposizioni superiori; e. testamentario, in diritto, la persona nominata dal testatore affinché curi l’esecuzione delle disposizioni da lui dettate nel testamento o proceda alla divisione dell’eredità fra gli eredi. In partic., chi prende parte, come attore, a una rappresentazione scenica, a uno spettacolo di prosa, di varietà e sim. (termine più generico di interprete e attore); chi interpreta, con la voce o con uno strumento, brani musicali: è un meraviglioso e. delle Sonate di Beethoven (anche assol.: vale più come e. che come autore); al plur., parlando di uno spettacolo d’opera o di un concerto vocale-strumentale, sono detti esecutori i componenti dell’orchestra: molti applausi agli interpreti e agli esecutori. 2. Negli antichi Comuni italiani, titolo di varî magistrati o pubblici ufficiali che avevano il compito di applicare leggi o sentenze; in partic., e. di giustizia, il carnefice.