esarazione
eṡarazióne (o exarazióne) s. f. [dal lat. tardo exaratio -onis, der. di exarare «arare, scavare con l’aratro»]. – 1. In paleografia ed epigrafia, cancellazione fatta col raschietto (su pergamena) o con lo scalpello (su lapidi); meno com. di rasura o erasione. 2. In geologia, complesso delle azioni erosive e abrasive dei ghiacciai in movimento sulle rocce sottostanti, con produzione di solchi, striature, superfici lisciate e levigate, ecc. Fascia di e., fascia che, sui monti aventi una certa elevazione, delimita una zona inferiore nella quale le rocce hanno forme addolcite (per la protezione esercitata su di esse dal manto di ghiaccio) da una superiore nella quale presentano forme aspre (per l’azione degli agenti esogeni).