erma
èrma s. f. [dal lat. herma o hermes (masch.), gr. ἑρμῆς, dal nome del dio Ermete (gr. ῾Ερμῆς, lat. Hermes), corrispondente al dio latino Mercurio]. – 1. Presso gli antichi Greci, pilastro quadrangolare o a tronco di piramide, sormontato da una testa umana barbata: raffigurava in origine il dio Hermes (in seguito anche altre divinità e solo più tardi uomini illustri); era munita di due brevi appendici laterali, simili a monconi di braccia, simbolo di protezione della proprietà e dei viandanti, e di un membro itifallico simbolo di fecondità, e veniva collocata lungo le strade, nei crocicchi, sui confini, nelle palestre, nelle biblioteche, sulle tombe; in età ellenistica e presso i Romani raffigurò divinità e persone, fino a confondersi quasi col busto-ritratto. 2. Nell’uso moderno, qualsiasi scultura su pilastro, rappresentante una testa umana e soltanto parte del busto. ◆ Nella lingua ant. e letter., il nome è usato anche, come in lat. e in gr., al masch.: a somiglianza degli ermi colossali veduti da lui (Leopardi).