eritema
eritèma s. m. [dal gr. ἐρύϑημα -ατος, propriam. «rossore», dal tema di ἐρεύϑω «arrossare, arrossire»] (pl. -i). – Nel linguaggio medico, arrossamento cutaneo più o meno circoscritto o diffuso, transitorio o permanente, che scompare con la pressione ed è dovuto a un’aumentata quantità di sangue nei vasi della pelle: e. attivo, quello provocato da un aumentato afflusso di sangue arterioso di color rosso vivo, in occasione di scottature o di processi infiammatorî; e. passivo, quello provocato da un aumento di sangue venoso di color rosso bluastro, in seguito a stasi dovuta a disturbi circolatorî generali o locali; e. da sole o solare, provocato da prolungata esposizione ai raggi del sole, e spesso accompagnato dalla comparsa di bolle e vescichette; e. nodoso, forma morbosa ad andamento acuto, rappresentata da grosse nodosità rossastre sulla superficie degli arti, spec. di quelli inferiori; e. tossico del neonato, colorazione rosea intensa che presenta la cute del neonato nelle prime ore di vita, oggi ritenuta una reazione allergica della cute a sostanze tossiche od ormonali di origine materna; e. pernio (dove pernio è la forma lat. scient. corrispondente all’ital. pernione), nome scientifico del gelone.