erigere /e'ridʒere/ [dal lat. erigere, der. di regere "reggere", col pref. e-] (io erigo, tu erigi, ecc.; pass. rem. erèssi, erigésti, ecc.; part. pass. erètto). - ■ v. tr. 1. [realizzare un'opera in muratura: e. una chiesa, un palazzo] ≈ costruire, edificare, (lett.) ergere, fabbricare, innalzare, (fam.) tirare su. ↔ abbattere, (fam.) buttare giù, demolire, distruggere. 2. (estens.) [promuovere la fondazione di qualcosa] ≈ creare, fondare, istituire. ↔ chiudere, sopprimere. 3. (fig., non com.) [attribuire un dato valore a qualcosa, con la prep. a del secondo arg.: e. il proprio criterio di giudizio a principio assoluto] ≈ (lett.) ergere, elevare. ■ erigersi v. rifl. 1. [di persona o animale, assumere posizione eretta] ≈ e ↔ [→ ERGERSI (2)]. 2. (fisiol.) [di organo erettile, spec. del pene, avere un'erezione] ≈ Ⓖ (fam.) indurirsi, Ⓖ (pop.) intostarsi, Ⓖ inturgidirsi. ↔ Ⓖ afflosciarsi, Ⓖ (fam.) ammosciarsi. 3. (fig.) a. [darsi una determinata condizione, con la prep. a: le antiche colonie si eressero a stati indipendenti] ≈ costituirsi (in). b. (non com.) [attribuirsi una qualità, un'autorità, un diritto che non spetta, con la prep. a: e. a censore] ≈ [→ ERGERSI (3)].