epurazione
epurazióne s. f. [dal fr. épuration]. – L’azione di epurare, di liberare dalle scorie, dagli elementi estranei (o, fig., ritenuti indegni) e sim.: e. di prodotti alimentari, chimici; e. dei metalli; e. di un minerale grezzo, nella tecnica mineraria, complesso di operazioni per separare le parti sterili dalle parti utili; e. del bilancio, sfrondandolo delle spese inutili; e. dei costumi; e. di un ambiente, di una società, di un ufficio, di un’amministrazione, di un partito politico, allontanandone gli elementi inetti, sospetti, disonesti o comunque indesiderabili. In partic., negli anni seguenti alla seconda guerra mondiale, provvedimento con cui venivano dispensati dal servizio i dipendenti dello stato ed equiparati (o anche altre categorie di funzionarî) che si fossero trovati in condizioni di incompatibilità con la permanenza in servizio per attività politica svolta come fascisti o per manifestazioni di carattere fascista compiute in ufficio o fuori di ufficio o per aver dato prova di faziosità fascista o perché nominati all’impiego per soli titoli fascisti, o anche per collaborazione prestata ai Tedeschi dopo l’8 settembre 1943, per adesione al partito fascista repubblicano, ecc.: leggi, norme sull’e.; commissione di e.; alto commissario per l’epurazione.