enfasi /'ɛnfazi/ s. f. [dal lat. emphăsis, gr. émphasis, der. di empháinō "mostrare, manifestare"]. - 1. a. [forza marcata e perfino eccessiva, impeto che, per artificio retorico, si mette nella voce o nei gesti quando si parla] ≈ accaloramento, calore, foga, slancio, trasporto, veemenza. ↔ distacco, freddezza, moderazione, pacatezza. b. (spreg.) [nello scrivere, ampollosa elaborazione retorica] ≈ ampollosità, gonfiezza, magniloquenza, pompa, solennità, turgore. ↔ asciuttezza, concisione, equilibrio, laconicità, misura, stringatezza. 2. (ling.) [rilievo conferito a un elemento della frase mediante anticipazione o posticipazione rispetto alla posizione normale] ≈ focus, rilievo. 3. (estens.) [l'evidenziare, il sottolineare qualcosa: dare e. a un problema particolare] ≈ evidenza, rilievo, risalto, sottolineatura, spicco.