emarginare
v. tr. [calco del fr. émarger, der. di marge «margine»] (io emàrgino, ecc.). – 1. Nel linguaggio burocr., annotare sui margini delle carte amministrative gli elementi utili al loro disbrigo o al loro archiviamento. 2. fig. Mettere al margine, cioè escludere, e soprattutto escludere da una società, da una comunità, e dal godimento dei benefici che l’appartenenza a tale società o comunità per sé stessa comporta: e. gli anziani, i diversi. Per estens., e. una personalità politica, un uomo di cultura, allontanarli da posti di responsabilità o di prestigio, impedir loro di esercitare un peso o un potere. ◆ Part. pass. emarginato, anche come agg. e sost. (v. la voce).