elevato
agg. [part. pass. di elevare]. – 1. Che si leva in alto, che si trova a notevole altezza o livello, soprattutto in relazione alle cose circostanti: un colle e.; il castello sorge in posizione e.; addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo (Manzoni). 2. fig. a. Alto, in senso non materiale, per valore numerico, per intensità, per grado o altro: prezzi, costi e.; raggiungere medie e.; parlare con tono di voce e.; i gradi e. dell’esercito, della magistratura; un tenore di vita piuttosto e.; famiglie di e. condizione sociale, e le classi sociali più e., meno e., di più alto o più basso livello socio-economico. b. Riferito a qualità e, più comunem., a manifestazioni dello spirito o della mente, nobile, fine, gentile: un animo e.; pensieri, sentimenti e.; un uomo di elevatissimo ingegno; di manifestazioni della parola, scelto, solenne, sostenuto, che evita l’espressione piana e comune: fare un discorso e., di tono e.; in tutta l’opera, lo stile si mantiene sempre molto elevato.