eh
〈è〉 interiez. – Esclamazione che può esprimere varî sentimenti. Rimprovero: eh! ... bada a ciò che fai!; anche raddoppiato: eh! eh! ... dove andate?; o rinforzato con via (in questo caso può esprimere anche indignazione): eh, via, per chi mi prendi? Disapprovazione: eh! ma sarebbe una pazzia! Meraviglia, stupore per quanto altri dice (e allora ha un tono interrogativo): «M’ha chiuso la porta in faccia» «Eh?». Speranza, possibilità: eh, potrebbe anche darsi!; eh!, chissà che non cambi idea! Rassegnazione: «Come vanno gli affari?» «Eh, come vuoi che vadano?». Esortazione: eh, via, non ci pensare. Talvolta dà tono esclamativo alle interrogazioni o viceversa: carina, eh?; eh, che ragazzo sveglio! Se strascicata, esprime dolore o dubbio: eh! ... purtroppo non c’è più speranza; eh! ci credo poco. Ripetuta, può manifestare contentezza mista a lieve sorpresa: «Guarda che bel dolce t’ho preparato» «Eh eh» (in altri casi, rappresenta graficamente una risata ironica). Per sottolineare la difficoltà di ottenere qualcosa, la distanza d’un luogo, un allarme e sim., accompagnando l’esclamazione col gesto: «È molto lontana la stazione?» «Eh eh eh!»; rafforzato da ehi: eh eh ehi, c’è lo stop! Serve infine come risposta di tono esclamativo o interrogativo a chi ci chiama: «Bruno!» «Eh!» (o «Eh?»). Sfumature diverse di significato possono essere manifestate in alcuni casi, oltre che con la pronuncia strascicata o con particolari intonazioni, anche col timbro chiuso della vocale 〈é〉.