egro
ègro agg. [dal lat. aeger -gra -grum], poet. – Ammalato, infermo: Così a l’e. fanciul porgiamo aspersi Di soavi licor gli orli del vaso (T. Tasso); debole, afflitto: Egri del tutto e miseri mortali (Petrarca). Per estens.: Sorgon così tue dive Membra dall’e. talamo (Foscolo), cioè dal letto dove la donna giaceva ammalata. Come s. m. (f. -a), il malato: Come suol egro che da sete oppresso ... (Caro); giungi aspettato a dar salute a l’egra (Tasso).