effettore
effettóre s. m. (f. -trice) [dal lat. effector -oris, der. di effectus, part. pass. di efficĕre «compiere, eseguire»; nelle accezioni specifiche, come sost., dall’ingl. effector]. – 1. In genere, chi o ciò che effettua qualche cosa, compie una determinata funzione, o subisce una modificazione in risposta a uno stimolo; anche come agg.: organo e., l’organo (di solito, un motore elettrico) che nei servosistemi e nei sistemi cibernetici sviluppa l’azione controllata dal sistema. In partic., in fisiologia: a) ogni terminazione nervosa, connessa con una fibra nervosa efferente, che ha il compito di trasmettere gli impulsi nervosi e attivare il tessuto (muscolare, ghiandolare) nel cui interno è dislocata; b) qualsiasi organo o tessuto, non nervoso, attivato da una fibra nervosa efferente; c) come agg., cellule effettrici, cellule i cui recettori captano un particolare «messaggio» biochimico, che induce una determinata risposta funzionale (secretoria o di altro tipo). 2. In biochimica, sostanza (ione o molecola, semplice o complessa) che, a livello cellulare, concorre a regolare l’azione catalitica degli enzimi, ora accelerandola (e. attivante), ora inibendola (e. inibente).