effetto vetrina
loc. s.le m. Condizione di visibilità, possibilità di essere conosciuti e di ottenere pubblicità. ◆ Amnistia e indulto sarebbero «una precondizione» per «affrontare poi problemi strutturali». Del pericolo di proteste «violente» in periodo estivo, favorite dall’effetto vetrina del G8, parla il Dap, rimarcando però che un simile comportamento avrebbe per i detenuti un effetto boomerang. (C. Pal., Corriere della sera, 28 giugno 2001, p. 16, Cronache) • Mi auguro […] che l’Amministrazione Comunale, e in particolare l’Assessorato ai Beni culturali, sappiano muoversi sempre più convintamente in tale direzione, andando oltre l’effetto «vetrina» e la valenza di promozione turistica - pur importante - per cogliere l’opportunità di favorire un vero salto di qualità corrispondente a bisogni collettivi che l’attuale offerta culturale, estremamente povera e noiosa, non può soddisfare. (Gabriele Saldo, Stampa, 10 ottobre 2006, Imperia, p. 47) • L’approssimarsi delle Olimpiadi però obbliga il regime ad operazioni di «cosmesi». Ma l’effetto «vetrina» è a rischio. Anche se la questione dei diritti umani non sembra essere in cima alla lista delle priorità di Pechino. Prima ci sono l’aria irrespirabile, il traffico impazzito e la mobilità impossibile, la distruzione dei quartieri storici. (Luca Miele, Avvenire, 29 settembre 2007, p. 5, Primo piano).
Composto dal s. m. effetto e dal s. f. vetrina.
Già attestato nella Repubblica del 1° maggio 1984, p. 39 (Maurizio Ricci), nella variante grafica effetto-vetrina.