effetto nocebo
loc. s.le m. Risposta patologica dell'organismo umano in alcuni soggetti particolarmente suggestionabili che, temendo l'insorgere di un sintomo, ne favoriscono la comparsa; tale effetto si osserva anche in seguito alla somministrazione di un farmaco che prevede effetti collaterali, pur trattandosi di un placebo. ◆ La paura di soffrire scatena un meccanismo ansioso che fa sentire ancora più intensamente il dolore: è l'effetto «nocebo», di cui si comincia finalmente a capire qualcosa dopo tanta enfasi e studi sul suo opposto, il placebo, fenomeno che rende in qualche modo efficace anche una pillola «finta» (a base di zucchero, ad esempio) se chi la prende è assolutamente convinto di avere a che fare con un farmaco vero. (Luca Carra, Corriere della sera, 19 novembre 2006, p. 52) • Conoscere in anticipo quali potrebbero essere gli effetti collaterali di un trattamento, ad esempio di un farmaco, può aumentare il rischio che quegli effetti si presentino realmente. Sembra strano, ma è così, si tratta del cosiddetto effetto nocebo, in pratica l'opposto dell'effetto placebo. (Danilo Di Diodoro, Corriere.it, 19 dicembre 2012, Salute).
Composto dal s. m. effetto e da nocebo ('nuocerò'), prima persona singolare del futuro semplice del verbo latino nocēre.