editoria digitale loc. s.le f. Stampa e diffusione di libri con l’ausilio di tecniche informatiche; più recentemente, editoria, anche televisiva, via cavo, che si avvale di reti telematiche per la diffusione e la commercializzazione del proprio prodotto. ◆ «L’editoria digitale ha tre caratteristiche: interattività, multimedialità, velocità - ha detto Alberto Contri della Rai
Ma, proprio per la sovrabbondanza di informazioni che offre, non può rinunciare a certificare l’attendibilità delle sue fonti». (Sole 24 Ore, 12 maggio 2000, Italia-Economia) • entro la «Cronaca dal mondo letterario» [della nuova Garzantina della Letteratura], fra i temi fondamentali della traduzione, diritto d’autore, premi, nuove frontiere dell’editoria digitale, un posto rilevante hanno il rapporto delle donne con la scrittura e il problema della censura, (Mirella Appiotti, Stampa, 8 settembre 2007, Tuttolibri, p. 2) • parallelamente all’espansione dell’ebook, l’editoria digitale sta studiando nuove forme di digitalizzazione dei contenuti. Come il blook, l’ibrido tra blog e libro che sta prendendo piede soprattutto nel mercato dell’autopubblicazione: gratuito, si finanzia attraverso la pubblicità, un po’ come avviene per i giornali online. (Valerio Maccari, Repubblica, 3 marzo 2008, Affari & Finanza, p. 27).
Composto dal s. f. editoria e dall’agg. digitale, ricalcando l’espressione ingl. digital publishing.
Già attestato nel Corriere della sera del 3 agosto 1999, p. 29, Cultura (Davide Frattini).