ecostazione
s. f. Punto di raccolta di materiali di rifiuto, organizzato per contribuire alla salvaguardia dell’equilibrio ambientale. ◆ La gara prevede l’assegnazione di punti per la raccolta differenziata di oggetti di carta, vetro, plastica, alluminio e banda stagnata. Un compito che gli studenti svolgeranno per 30 giorni sia a casa, con la collaborazione delle famiglie, gettando i rifiuti nelle campane di raccolta, sia a scuola, utilizzando le «ecostazioni» dell’Ama. (Corriere della sera, 1° aprile 2003, p. 49, Cronaca di Roma) • Domani dalle 8 alle 12 sarà possibile consegnare gratuitamente i propri alberi di Natale nell’ambito della raccolta straordinaria organizzata da Ama, Tgr Lazio e Assessorato alle Politiche Ambientali e Agricole del Comune di Roma, in 19 ecostazioni allestite nelle piazze di tutti i municipi romani. (Giornale, 8 gennaio 2005, p. 37, Roma) • I costi saranno ripartiti tra i Comuni aderenti: il 50% verrà diviso in base agli abitanti e l’altro 50% in base ai rifiuti conferiti da ciascun ente. I vantaggi dell’ecostazione saranno a favore sia dei Comuni che dei cittadini, come precisa [Silvio] Belletti: «Maggiore conferimento nella stazione vuol dire minore conferimento nella discarica e quindi minori costi per i cittadini. Inoltre i materiali conferiti a Pray verranno riciclati e questo comporta anche un’entrata». (Matteo Pria, Stampa, 6 giugno 2007, Biella, p. 65).
Composto dal confisso eco- aggiunto al s. f. stazione.
Già attestato nella Stampa del 29 agosto 1992, p. 35, Cronaca di Torino (Giuliano Dolfini).
V. anche ecopunto2, stazione ecologica.