eccezione /etʃ:e'tsjone/ s. f. [dal lat. exceptio -onis, der. di excipĕre "eccepire"]. - 1. [caso che esce dalla norma: ogni regola ha la sua e.] ≈ anomalia, anormalità, deroga, particolarità, singolarità, rarità. ↔ consuetudine, norma, normalità, regola. ● Espressioni: eccezion fatta per ≈ [→ ECCETTO]; fare eccezione (per qualcosa) ≈ e ↔ [→ ECCETTUARE]; fare un'eccezione ≈ (fam.) fare uno strappo alla regola. ▲ Locuz. prep.: d'eccezione 1. [che costituisce un'eccezione, che deroga alla norma: adottare misure d'e.] ≈ e ↔ [→ ECCEZIONALE (1)]. 2. [con valore di superlativo generico: un attore d'e.] ≈ e ↔ [→ ECCEZIONALE (2)]. ▼ Perifr. prep.: a eccezione di ≈ [→ ECCETTO]. 2. (estens.) [osservazione critica: avanzare, muovere, sollevare eccezioni] ≈ appunto, contestazione, critica, obiezione, osservazione, rilievo.