dualita
dualità s. f. [dal lat. tardo dualĭtas -atis, der. di dualis: v. duale]. – 1. Qualità o condizione di ciò che è composto di due elementi o principî: la d. dell’uomo (in quanto formato di anima e di corpo); accoppiamento o contrasto di due elementi: la d. di forma e materia; d. del bene e del male; con senso concr.: costituire una dualità. 2. Nel linguaggio scient., proprietà di postulati e di enunciati che si mutano in altri postulati e altri enunciati quando a certi enti si sostituiscano determinati altri; si dice allora che i due postulati (o enunciati) sono uno duale dell’altro, o che per essi vale il principio di d. (e lo stesso si dice anche degli enti che si scambiano tra loro): per es., nella geometria proiettiva del piano, i postulati fondamentali si scambiano tra loro per dualità quando si scambiano negli enunciati degli stessi i termini «punto» e «retta», così che dal postulato «due punti distinti individuano una retta e una soltanto» si passa per dualità al postulato «due rette distinte individuano un punto e uno soltanto». In partic., in fisica, nella legge di Ohm, possono scambiarsi per dualità capacità e induttanza, tensione e intensità di corrente.