Dtt
s. m. inv. e agg. Sigla dell’ingl. Digital terrestrial television, Televisione digitale terrestre: sistema di diffusione dei segnali televisivi digitali attraverso trasmettitori-ripetitori terrestri. ◆ sono sparite le incentivazioni all’offerta, mentre fra quelle alla domanda (articolo 89) sono rimaste solo quelle introdotte dal ministro [Maurizio] Gasparri coi 75 euro a ogni utente di banda larga e 150 a ogni utente di televisione digitale terrestre Dtt, sempre nel limite di 31 milioni complessivi (tre mesi di vita, nel 2003, per l’agevolazione). (Franco Morganti, Corriere della sera, 28 novembre 2003, Corriere Economia, p. 7) • comunque il segnale della tv analogica andrà prima o poi a sparire e quindi i 3 milioni e mezzo di decoder del Dtt, il digitale terrestre, sono destinati ad aumentare, mentre quelli del satellite più di tanto non possono crescere; (Stefano Carli, Repubblica, 3 aprile 2006, Affari & Finanza, p. 22) • «Sappiamo che la ricezione dei canali digitali - spiega l’esperto [Guido Matteotti] - richiede l’utilizzo di un apparecchio chiamato decoder Dtt che può già essere inserito nel televisore o, collegato opportunamente, posto all’esterno del televisore stesso. Questo apparato può essere di tipo interattivo o di tipo “zapper”. Il modello interattivo permette all’utente di utilizzare le schede prepagate in commercio e di comunicare all’esterno attraverso la rete telefonica, mentre il tipo “zapper” è più semplice, con un software meno complesso e senza tutta la circuitazione che serve all’interattività». (Stampa, 29 maggio 2008, Aosta, p. 78).