drogare
v. tr. [der. di droga] (io drògo, tu dròghi, ecc.). – 1. Condire con droghe, cioè con spezie, aromatizzare: d. una pietanza (in questo sign., l’uso del verbo non è più attuale). 2. a. Trattare con droghe, con sostanze stupefacenti: d. il vino, una bevanda. b. Riferito a persona, somministrare, far prendere sostanze stupefacenti, per alterarne le facoltà psichiche, oppure eccitanti, per potenziarne la capacità e il rendimento (d. un atleta, un corridore, e analogam., nello sport, d. un cavallo da corsa); anche in senso fig., eccitare, stordire, istupidire: d. i giovani con utopie politiche. Nel rifl., drogarsi, fare uso di droga. 3. Per estens., nel linguaggio scient. e tecn., modificare le proprietà di un composto puro, di solito un cristallo, introducendo in esso atomi estranei (v. drogaggio). ◆ Part. pass. drogato, anche come agg. e sost. (v. la voce).