Dreamers
(dreamers) s. m. (nella forma del pl. inglese) Nel linguaggio politico e giornalistico, gli immigrati giunti da fanciulli negli Stati Uniti d’America con la speranza di essere regolarizzati. ◆ Degli oltre 11 milioni di irregolari negli Usa, oltre la metà proviene dal vicino Messico. Secondo il New York Times, potrebbero usufruire della nuova normativa fino a quattro milioni di persone prive di documenti negli Stati Uniti da almeno cinque anni e con la fedina penale pulita. Entrerebbero a far parte di un programma che li proteggerebbe dal rimpatrio, garantendo loro un permesso di soggiorno e lavoro. Un altro milione di persone potrebbe ottenere tutele grazie ad altre parti della riforma, compresa l'estensione di un programma già esistente per i "dreamers", i giovani immigrati arrivati negli Stati Uniti da bambini. (Repubblica.it, 20 novembre 2014, Esteri) • [tit.] Usa, Trump abroga il piano / «Dreamers» per i giovani immigrati: / 15 Stati contro di lui. (Corriere della sera.it, 5 settembre 2017) • Se la dialettica tra maggioranza e opposizione fosse “civile”, sarebbe l’occasione per una gestione concordata della finanza pubblica. Più spesso accade che il dialogo si riveli impossibile. In questo caso, è accaduto perché i democratici non hanno ottenuto le concessioni che chiedevano sulla protezione di una categoria di immigrati: i Dreamers, arrivati qui da bambini ma tuttora sprovvisti di regolare permesso di soggiorno. Per loro Barack Obama aveva previsto una corsia di regolarizzazione, che l’Amministrazione Trump ha bloccato. (Federico Rampini, Repubblica.it, 20 gennaio 2018, Esteri).
Dal s. ingl. dreamer (‘sognatore’).