dovere2
dovére2 v. tr. [lat. debēre, contratto da dehibere, comp. di de- e habere «avere», quindi propr. «avere avuto qualcosa da uno e perciò essergli debitore»] (pres. indic. dèvo o dèbbo [ant. o poet. dèggio], dèvi [ant. o poet. dèi], dève [ant. o poet. dè, dèe, dèbbe], dobbiamo, dovéte, dèvono o dèbbono [ant. o poet. dèono, dènno, dèggiono]; pres. cong. dèva o dèbba [ant. o poet. dèggia], ... dobbiamo, dobbiate, dèvano o dèbbano [ant. o poet. dèggiano]; fut. e condiz. sincopati: dovrò [ant. o poet. doverò], ecc.; dovrèi [ant. o poet. doverèi], ecc.; manca l’imperativo; le altre forme sono regolari dal tema dov-. Nei sign. di cui ai nn. 1, 2 e 3, in cui è usato come verbo servile, può coniugarsi con l’ausiliare avere o essere, secondo l’infinito con cui si unisce). – 1. a. Avere obbligo (per ragioni morali, per legge, per convenienze sociali, ecc.) di fare una cosa: dobbiamo essere onesti e leali; il cittadino deve pagare le tasse; compòrtati come si deve [sottint. comportarsi]; se hai promesso, devi mantenere; chi vuole comandare, deve prima imparare a ubbidire. In molti casi dà alla frase senso imperativo o esprime in genere volontà, forte desiderio: devi sapere [= sappi] che non ammetto discussioni; dovrai rispondermi delle tue offese; non dovete impicciarvi negli affari miei; così ho deciso e così dev’essere; debbo in tutti i modi riuscire. Con sign. attenuato, in consigli o preghiere: dovete ascoltarmi; devi essere sincero con me; deve avere pazienza. Spesso (spec. nella forma del condizionale) equivale a «esser bene che, essere necessario che», e sim.: dovresti cambiare l’olio al motore; ti dovresti lavare più spesso. Devi sapere, dovete sapere è anche modo frequente di iniziare un racconto, o una svolta del racconto: dovete sapere che in quel bosco abitavano sette nani. b. Avere necessità, fisica o materiale, di fare una cosa: devo mangiare poco e spesso; se vuoi stare bene, devi fare più moto; dopo mangiato, debbo stendermi un po’ sul letto. c. Aver bisogno, ritenere opportuno: devo parlarti subito; debbo congratularmi con te. d. Essere costretto dalle circostanze a fare qualche cosa: è dovuto partire all’improvviso; quest’anno, dovrò rinunciare alle mie vacanze; ma in qualche caso, quando il concetto dell’obbligatorietà è implicito, ha funzione essenzialmente fraseologica: dovette scontare dieci anni di carcere; ho dovuto girare tutta la città prima di trovare ciò che cercavo. 2. Avere stabilito, o essere in procinto di fare una cosa: dovevo partire il giorno dopo; devo ancora rivedere i conti; dovrei uscire per una mezz’ora. Quindi anche essere destinato: tutti dobbiamo invecchiare prima o poi! 3. In molti casi indica probabilità, soprattutto desunta per induzione: devi essere stanco; oggi dovrebbe piovere; deve essere già l’una; devono essere stati loro a chiacchierare; qui si deve mangiar bene; a quest’ora dovrebbe essere già qui; scommetterei che ha dovuto dar più d’una volta da pensare a vostra paternità (Manzoni). Anche in quest’ultimo esempio il verbo ha ormai valore fraseologico (ha dovuto dare equivale a ha dato), come in altri casi, esprimenti o no induzione o ipotesi: Pirro adunque cominciò a aspettare quello che far dovesse la gentil donna (Boccaccio); anche se l’affare dovesse andar male, ci rimetterei poco; se dovessi tardare, sai come regolarti; se, per caso, dovesse piovere, aspettami in casa. In frasi interrogative o esclamative enfatiche, si può considerare quasi pleonastico: perché devi sempre contraddirmi?; non capisco perché si debba stare qui al freddo; che tutto proprio debba andarmi male? 4. Con compl. oggetto, dover dare, essere debitore: quanto vi debbo per il disturbo?; mi deve ancora qualche migliaio di euro; nulla è dovuto al fattorino per il recapito. Quindi, dover avere, essere creditore: quanto devi avere ancora da me? In senso fig.: dovete rispetto al maestro; mi deve una risposta; mi devi una spiegazione; gli debbo la vita; deve a me se è riuscito ad avere il posto; dobbiamo al sangue freddo dell’autista se si è evitata una sciagura. ◆ Part. pass. dovuto, anche come agg.: esigere la somma dovuta, comportarsi nel modo dovuto, agire con i dovuti riguardi, procedere con la dovuta cautela, ecc. (cfr. debito1); e come s. m.: dare, pagare il dovuto, cioè la somma dovuta; e così, chiedere, pagare, ricevere, riscuotere meno o più del dovuto, della somma dovuta (meno frequente con sign. più generico: faticare, tormentarsi, stare in ansia, ecc. più del dovuto, più di quanto si dovrebbe o sarebbe giusto).