dormitorio
dormitòrio s. m. [dal lat. dormitorium, der. di dormire «dormire»]. – 1. Grande stanza di edifici per comunità (collegi, ospizî, orfanotrofî, ecc.) con molti letti; anche, la parte dell’edificio di una comunità contenente stanze da letto o celle. D. pubblico, nome di asili notturni, tenuti nelle grandi città da enti assistenziali per il ricovero di non abbienti, con ampio stanzone fornito di brande (il dormitorio propriam. detto), servizî annessi per l’igiene e locali per l’amministrazione. 2. Con uso estens., città-d., o quartiere-d., agglomerato residenziale caratterizzato da edifici di tipo urbano per lo più molto elevati e addensati, povero di spazî verdi e scarsamente funzionale per l’insufficienza dei servizî: è frequente nelle aree metropolitane a rapida crescita industriale, ed è abitato generalmente da operai e impiegati che, avendo il proprio posto di lavoro in altri centri dell’area, sono costretti a spostamenti pendolari giornalieri e vi rientrano solo per trascorrervi la notte (donde la denominazione).