doppiere
doppière (o doppièro; ant. doplèro) s. m. [dal provenz. doblier, der. di doble «doppio»], ant. e poet. – In origine, doppia torcia di cera, poi candelabro a due bracci e due candele, d’argento, di bronzo, di legno, ecc.; nel linguaggio letter., spesso sinon. di cero o di candelabro in genere: Amor per tal ragion sta ’n cor gentile, Per qual lo foco in cima del doplero (Guinizzelli); con un gran doppiere acceso innanzi se n’entrò (Boccaccio).