donna-simbolo
(donna simbolo), loc. s.le f. Donna che personifica un tipo ideale o rappresenta in sé ideali e aspirazioni collettivi. ◆ Dall’elenco manicheo della musica «buona» e «cattiva» non sfugge neanche la canzone. Genere popolare e quindi da controllare con la massima attenzione. Fronti opposti dominati da due donne simbolo: la pericolosa e irridente Marlene Dietrich, la docile e utilissima Zarah Leander, pronta a rincuorare le truppe al fronte intonando languida. «So che un giorno arriverà un miracolo». (Giuseppina Manin, Corriere della sera, 17 ottobre 2004, p. 27, Cultura) • Franca Viola è la donna-simbolo della Sicilia che ha voluto cambiare e che non dimentica. La sua protesta, forte e chiara, da un paese del profondo Sud, da Alcamo, a 41 anni di distanza dalla vicenda che la pose al centro dell’attenzione pubblica, è stata riletta e commentata dalla scrittrice Silvana Grasso e dall’avv. Ludovico Corrao nel documentario in due parti «Storia del movimento femminista in Italia», per il programma «La storia siamo noi» di Rai Educational (Graziella Pulvirenti, Sicilia, 19 dicembre 2006, p. 9, Fatti) • Su cosa si è concentrata per questa prima collezione? «Sulle forme e sui dettagli, è un mix di colori rinascimentali e tagli Anni Sessanta, un periodo in cui Valentino sposava silhouette grafiche molto pulite a tocchi romantici. Equilibrio in cui mi identifico. Non c’è una storia, né una donna simbolo, ogni abito è come un pezzo a sé stante, privo di riferimenti retrò. E non vedrete il rosso Valentino. La sala è rosa carne, la mia tinta preferita. Trovo che il color nudo sia molto femminile, mi fa sentire a casa» [Alessandra Facchinetti intervistata da Antonella Amapane]. (Stampa, 28 febbraio 2008, p. 21, Cronache Italiane).
Composto dai s. f. donna e dal s. m. simbolo.
Già attestato nella Repubblica del 1° settembre 1985, p. 27, Venezia Cinema (Alberto Farassino).