donazione
donazióne s. f. [dal lat. donatio -onis, der. di donare «fare dono»]. – Atto, o più esattamente, sotto l’aspetto giuridico, contratto mediante il quale una persona (donante) dispone a favore di un’altra (donatario), a titolo di liberalità, il trasferimento di un proprio diritto o bene patrimoniale, oppure assume verso la stessa un’obbligazione (d. promissoria); si distinguono: d. rimuneratoria, quando è determinata da particolari motivi di riconoscenza; d. modale, quella gravata per il donatario da un onere, l’inadempimento del quale è causa di risoluzione; d. obnuziale, quella fatta in vista di un futuro matrimonio, sia dagli sposi tra loro, sia da altri in favore degli sposi o dei figli nascituri; d. a nascituri, quella fatta a favore dei figli di una determinata persona, benché non ancora concepiti. Con riferimento storico, d. di Costantino, o costantiniana, la definizione dei beni temporali della Chiesa di Roma che, secondo la tradizione, sarebbe stata fatta dall’imperatore Costantino nell’anno 313 mediante un documento, detto Costituto di Costantino, diretto a papa Silvestro, la cui autenticità è stata peraltro negata, trattandosi di una compilazione certamente più tarda.