domani (pop. dimani, ant. domane) [lat. tardo de mane, propr. "di mattina"]. - ■ avv. 1. [il giorno che segue a quello di oggi] ↔ ieri. ● Espressioni: domani l'altro ≈ dopodomani, (lett.) posdomani; domani mattina ≈ domattina. 2. [per indicare un tempo futuro generico, in correlazione con oggi] ≈ in avvenire (o futuro). ↔ in passato. ● Espressioni e prov.: prov., meglio un uovo oggi che una gallina domani ≈ chi si contenta gode. ‖ non rimandare a domani ciò che puoi fare oggi. ↔ chi troppo vuole nulla stringe; oggi o domani ≈ prima o poi, una volta o l'altra. ▲ Locuz. prep. (con uso fig.): dall'oggi al domani ≈ all'improvviso, improvvisamente; da oggi a domani ≈ da un momento all'altro, immediatamente, lì per lì, subito. 3. (iron.) [come risposta negativa: "Me lo regali questo tappeto?" "Sì, d."] ≈ (lett.) giammai, mai, niente affatto, no, per niente, per nulla al mondo. ↔ certamente, certo, sì. ■ s. m., solo al sing. 1. [il giorno seguente a quello di cui si parla] ≈ l'indomani. 2. (estens.) [il tempo che verrà: pensare al d.] ≈ avvenire, futuro. ↔ passato.