dolcezza /dol'tʃets:a/ s. f. [der. di dolce¹]. - 1. [sapore dolce, gradevole al palato] ↔ amarezza, (lett.) amarore, asprezza. ‖ acidità. 2. (estens.) a. [l'essere senza bruschi cambiamenti di clima o temperature estreme] ≈ gradevolezza, mitezza. ↔ crudezza. ‖ rigidità, rigore. b. [di cosa, il prestarsi facilmente ad essere lavorata] ≈ e ↔ [→ DOCILITÀ (2)]. 3. a. (fig.) [qualità di ciò che dà sensazione gradita all'animo] ≈ amabilità, delizia, gradevolezza, piacere, piacevolezza, soavità. ↔ asprezza, insopportabilità, odiosità, sgradevolezza, spiacevolezza, [di suono] melodia, [di suono] melodiosità, [di suono] musicalità. b. [sensazione di intenso benessere interiore] ≈ beatitudine, gioia, letizia. ↔ amarezza, fastidio, noia. 4. (fig.) a. [di persona o di gesto, parole, ecc., l'essere pieno di attenzione e di riguardo] ≈ affettuosità, amorevolezza, bonarietà, tenerezza. ↑ calore. ↔ freddezza, trascuratezza. b. [di persona o di carattere, l'essere amabile] ≈ affabilità, amabilità, gentilezza, mitezza. ↔ acidità, asprezza, durezza, intrattabilità, scontrosità. c. [lo stare molto attento nel compiere un atto: posare con d. un oggetto fragile] ≈ accortezza, attenzione, cura, delicatezza, precauzione. ↔ sbadataggine, sventatezza, trascuratezza. 5. (fig.) [cosa che dà benessere o appagamento: le d. dell'amore] ≈ diletto, felicità, gioia, piacere. ↔ dispiacere, dolore, fastidio, noia. 6. (fig.) [come appellativo riferito alla persona amata: d. mia!] ≈ amore, bellezza, gioia, tesoro.