dolcevitaiolo
agg. Che ricorda, si richiama ai tempi e alle atmosfere della Dolce vita degli anni Sessanta. ◆ Contro di lui [Gianfranco Miccichè], stando alle voci dei corridoi forzisti, gioca soltanto il carattere scanzonato, irruento e dolcevitaiolo. (Stampa, 18 maggio 2001, p. 3, Interno) • Da ieri sera a donare un sapore dolcevitaiolo alla celebre via degli amori e delle notti folli [via Veneto] ci prova lo chicchissimo Doney. (Tempo, 4 luglio 2002, p. 33, L’altra Roma) • Lei cambia e prende il look mignotta, poi si redime ma si troverà all’università ad interrogare l’amato ignorante e dolcevitaiolo: la notte dopo gli esami? Faran faville. (Maurizio Porro, Corriere della sera, 9 novembre 2007, p. 60).
Derivato dal titolo del film di Federico Fellini, (La) dolce vita (1960) con l’aggiunta del suffisso -aiolo.
Già attestato nel Corriere della sera del 24 febbraio 1992, p. 35 (Tullio Kezich).