docile
dòcile agg. [dal lat. docĭlis, der. di docere «insegnare»]. – 1. letter. Che è atto e disposto ad apprendere: un allievo d., o di d. ingegno. 2. Più com., di persona che si piega facilmente alla volontà di chi ha il compito di guidarla: è un figlio d., o d’indole, di temperamento d.; essere d. agli avvertimenti, ai consigli; rendere d.; anche d’animali (contr. di restio): cavallo d.; bove d. al giogo; in similitudini: essere d. come un agnello. Per estens., letter., di cose: mano d. all’intenzione dell’artista; lingua d. al pensiero; penna, scalpello, pennello d.; rami che si abbassano d. alla mano; di materia, che si lavora con facilità: legno, pietra, marmo, metallo docile. ◆ Avv. docilménte, con docilità, senza opporre resistenza: ubbidire docilmente; seguire docilmente i consigli; un ramo che si piega docilmente.