diviso1
diviṡo1 agg. [part. pass. di dividere]. – 1. a. Disgiunto, separato: Vidi conte Orso e l’anima divisa Dal corpo suo (Dante); diviso dalla moglie, divisa dal marito, di coniuge che ha fatto separazione legale; coniugi che vivono divisi, che non convivono, pur senza essere legalmente separati. Come contrario di unito: le forze sono d.; fig., discorde: i giudizî sono d.; gli animi dei cittadini erano divisi. b. In botanica, di organo che presenta incisioni più o meno profonde; come attributo di foglie e in genere di filloma, è sinon. di partito, cioè inciso fino a tre quarti della sua lunghezza. c. Nelle esecuzioni musicali, di due o più strumenti uguali (per es., due o più violini), quando la parte affidata a uno (o a un gruppo) di essi differisce da quella affidata ad altri. d. In araldica, si dice d. a lumaca lo scudo in cui due smalti si arrotolano intorno a sé stessi in forma simile alle volute del guscio della lumaca; d. a trifoglio, lo scudo in cui due smalti s’innestano più volte l’uno nell’altro a foglia di trifoglio; d. in capriolo, lo scudo diviso in due parti di smalto diverso da una linea spezzata in forma di capriolo. 2. Con uso più propriam. participiale, tagliato o scomposto o, in qualche caso, piegato in più parti: un foglio diviso in due, in quattro; e in costruzioni assol., spartito, distribuito fra più: è una bella somma, ma, divisa per otto quanti siamo, non ci basta neanche per vivere una settimana; soprattutto usato per indicare operazioni aritmetiche di divisione: 12 diviso 4 fa 3; quanto fa 527 diviso 13? 3. Locuz. avv., ant., in diviso, separatamente, a parte, privatamente: non avere fatto alcuna solennità in comune o in d. a onore della cavalleria (M. Villani).