diva
s. f. [dal lat. diva; v. divo2]. – 1. poet. Dea, divinità pagana femminile: Cantami, o Diva, del Pelide Achille L’ira funesta (V. Monti); Facean dubbiar, se mortal donna o diva Fosse (Petrarca). Per estens., appellativo di donna che, per doti proprie o nel sentimento del poeta, si innalzi sopra le altre: Or te piangon gli Amori, Te fra le Dive liguri Regina e Diva! (Foscolo). 2. Cantante o attrice teatrale o cinematografica che abbia raggiunto grande notorietà (cfr., con lo stesso sign. e uso, stella): una d. del cinema, del varietà, della canzone; le d. del muto; il rapido tramonto di una diva. ◆ Dim. divétta, attrice o cantante giovane, che ha già un certo successo, o (con leggero senso spreg.) che cerca di raggiungerlo pur non avendo sufficienti qualità artistiche; in passato, anche (per traduz. del fr. divette) cantante di caffè-concerto, canzonettista.